Tutte le donne di Cesare

Le donne di Cesare, protagonista di Dolori postumi, sono sei. Ognuna di loro è diversa, e con il ragazzo intreccia dei rapporti differenti, alcuni più mentali, altre delle quasi relazioni, altri molto fisici. Ma sono accumunate da una cosa, a parte Cesare: i loro nomi parlano.

Il romanzo Dolori postumi, come si accennava in questo articolo, è formato per larga parte dai racconti che Cesare scrive sulle ragazze che incontra, con cui intreccia delle relazioni più o meno lunghe (una di queste in realtà dura un pomeriggio) e di diversa natura. Sono sei ragazze diversissime tra di loro, ognuna con la propria personalità e il proprio carattere. E soprattutto con un modo tutto loro di approcciarsi a Cesare e vivere i momenti con lui.

Quello che non cambia mai, invece, è proprio Cesare: in un modo o nell’altro tronca con loro e le allontana dalle sue vite, ma soprattutto le disprezza sempre per un motivo o per l’altro. L’unica da cui però torna ciclicamente è Sibilla: la loro storia subirà un destino totalmente diverso (che non rivelerò nemmeno sotto tortura).

Nomi che parlano

Pensala come ti pare, ma per me il nome influenza il carattere

A.Tabucchi

Io sono abbastanza appassionata di onomastica, cioè dello studio dei nomi propri di persona. Quando ho scelto i nomi delle ragazze, quindi, volevo che parlassero, cioè dicessero qualcosa su di loro o sul rapporto con Cesare, o addirittura su ciò che rappresentano per lui.

Anche il nome Cesare non è scelto a caso: è infatti un omaggio a Cesare Pavese, con cui il nostro protagonista condivide qualche tratto; ma di questo parleremo più avanti.

Andiamo allora a conoscere queste ragazze attraverso i loro nomi, e addentriamoci sempre di più nell’atmosfera di Dolori postumi.

INGRID

Il nome Ingrid deriva dall’antico norreno Ingríðr e significa “Ing è bello”; il nome è composto da Ing, dio della fertilità della mitologia norrena, e fríðr, “bello”. Da qui si arriva alla parola germanica Ingfridh, che significa “donna bella e amata”.

In Dolori postumi Ingrid è la fidanzata che viene abbandonata da Cesare nella sua città natale. È descritta come una ragazza bellissima, e lui la porta in giro beandosi degli sguardi di invidia degli altri uomini. Ma la bellezza non basta più: Cesare non vuole seguire la strada che era stata scritta per lui, lavoro, casa, famiglia, figli, e se ne va via e inizia la sua storia.

Questa storia è l’unica già leggibile, la trovate qui: https://bit.ly/3rGyTe1.

SIBILLA

Il nome Sibilla deriva dal termine greco antico Σίβυλλα, che significa “profetessa”; probabilmente è riconducibile al termine dorico Siobolla, composto da σιος, altra forma di θεος cioè “dio”) e βυλη, che significa “consiglio” o “volontà”, che significa “consigliera degli dei” o “volontà divina“. Le sibille nella tradizione greco-romana erano sacerdotesse di Apollo, dio del Sole, che svolgevano attività mantica in stato di trance e davano oracoli enigmatici.

Quella con Sibilla è la storia più lunga, dopo la fidanzata storica Ingrid, che Cesare ha con una ragazza: il loro rapporto è intervallato da diversi stop, ma per tornare in un ciclo continuo. Infatti la loro storia è divisa in più capitoli. Inizialmente, Cesare non è interessato a Sibilla, ma poi diventa quasi una droga di cui non riesce più a fare a meno. È come se una volontà divina volesse che i due non si stacchino, perché non c’è nulla di oggettivo o bello a unirli. Nei momenti di amore è come se i due fossero in trance e non si vedessero per davvero, per poi risvegliarsi e scoprire che la persona di fronte a loro non è quella che immaginavano ed è enigmatica nel suo agire.

AGNESE

Il nome Agnese deriva dal nome proprio Agnes, forma latinizzata del nome greco antico Ἁγνή, basato sull’aggettivo ἁγνός, “puro”; il significato del nome è quindi “pura” e “casta”. Il nome viene anche associato alla parola agnus, cioè agnello in latino.

In Dolori postumi Agnese è la seconda ragazza dopo Sibilla che Cesare incontra nella sua nuova vita. È una ragazza docile e tranquilla, molto casta in un certo senso: con Cesare ha una breve frequentazione, che non si spinge oltre a qualche bacio e conversazioni garbate sulla letteratura. Molto simile a Ingrid, e quindi l’epilogo è quasi scontato. L’idea che Cesare ha di Agnese cambia repentinamente, e così ritorna da Sibilla.

CECILIA

Il nome Cecilia deriva dal cognomen romano Caecilia, femminile di Caecilius, per molti riconducibile al latino caecus, cioè “cieco”.

Cesare odia la Cecilia di Dolori postumi, fin da subito. La trova brutta, in particolare i suoi occhi sbiaditi e spenti. Cesare le concede qualche gesto sporadico, ma lo fa per pietà. Lei è cieca a questo disprezzo che il ragazzo nutre per lei, arrivando comunque a supplicarlo di provare affetto per lei.

TERESA

Il nome Teresa deriva molto probabilmente dal greco θηράω, cioè “cacciare”, quindi avrebbe il significato di “cacciatrice”, oppure dal termine θήρ, cioè “bestia selvatica”.

Cesare incontra Teresa nel suo momento di massima follia e squilibrio, quando sperimenta droghe e si spinge sempre più in là con l’alcol. Teresa è una ragazza forte, che sa quello che vuole, selvatica e che va a caccia del divertimento sfrenato. Con lei Cesare ha una storia breve e molto fisica, ma che lo fa traballare.

DESIDERIA

Il nome Desideria deriva dal tardo nome proprio latino Desiderius, che vuol dire semplicemente “desiderio”, cioè il bisogno di colmare un vuoto.

Con la Desideria di Dolori postumi Cesare non ha un vero e proprio rapporto, ma più una lunga conversazione a un bar. Lei rappresenta da una parte la sua coscienza, molto nascosta sotto tutte le cose che gli sono capitate nel tempo, e da un’altra il desiderio di ciò che in fondo vorrebbe ma non ha il coraggio di prendere. Una donna che rappresenta il rapporto più importante: quello con se stessi.

Abbiamo conosciuto tutte le donne di Cesare. Quale vi incuriosisce di più?

Rossana Pasian