“Sotto l’ala di Lilith”: un mini-libro pieno di cose

Lilith è un nome che certamente avete già sentito: è una figura presente nella mitologia ebraica, la prima moglie di Adamo (sì, quelle con Eva erano le seconde nozze), e che oggi è famosa in tutto il mondo. Le storie e i libri su di lei sono innumerevoli, qui vi parlo di un mini-libro edito da Buendia Books dal titolo Sotto l’ala di Lilith di Roberta Anau, tanto breve quanto pieno di cose.

Particolare del quadro Lady Lilith di Dante Gabriel Rossetti

Durante l’edizione 2021 del Salone Internazionale del Libro di Torino, quella eccezionalmente in autunno, mi sono imbattuta in questo mini-libro (solo 48 pagine!) di Roberta Anau, Sotto l’ala di Lilith, edito dalla casa editrice torinese Buendia Books. È formato da tre brevi racconti, i quali hanno come comun denominatore la figura di Lilith, la prima moglie di Adamo e quindi la prima donna creata dalla divinità ebraica.

Le altre figure femminili presenti arrivano sempre dalla cultura ebraica: Havà, Jonà e Rebecca. Sono tutte figure rappresentate come forti e indipendenti, che interagiscono in vario modo con una civetta, Lilith appunto, che non ha più la sua forma umana.

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Una civetta parlante

Lilith la civetta capisce la mia domanda muta e mi sussurra all’orecchio. «Obbedisco, ma poi fa’ come la tua testa ti guida, perché tu sei abile, non ancora furba e scaltra, ma sai già cosa sarà buono per te, per lui e per i figli che verranno. Dovrai consigliarlo, facendo finta che la decisione sia partita da lui. Dovrai lasciargli credere che è intelligente più di te, anche se dal tempo che sta perdendo a dormire non si direbbe. Ma tu amali lo stesso, è un uomo.»

Senza voler rivelare nulla, il libro non è solo una mini-raccolta di racconti, ma è soprattutto una riflessione sulla condizione femminile nel corso del tempo. Anche se sono storie ambientate nel passato, c’è una cosa che non cambia mai: le donne restano in secondo piano nella Storia, anche se senza di loro il mondo non potrebbe andare avanti, così come gli uomini da soli non potrebbero fare nulla.

Le donne vogliono la libertà e l’indipendenza, ma vengono accusate di volerlo, perché non fa comodo che le abbiano. Si cerca di cancellare il loro nome dagli eventi, per mettere in luce solo ciò che hanno fatto gli uomini, anche se, appunto, da soli non sarebbero riusciti a fare nulla. Lilith è colei che spiana la strada a tutte le donne della storia (o delle storie in questo caso), le consiglia e sta loro accanto per sostenerle.

Ma chi era Lilith? Era la prima moglie di Adamo, cacciata dal Giardino dell’Eden perché si rifiutava di obbedire al marito: pretendeva, infatti, di godere degli stessi privilegi del consorte, in quanto nata anch’essa dalla polvere del suolo. Nell’immaginario popolare è temuta come demone notturno, ovvero una civetta, capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli aspetti della femminilità considerati negativi: adulterio, stregoneria e lussuria. Nella contemporaneità, Lilith ha progressivamente perso la sua aurea negativa, diventando una figura positiva: ora è considerata una rappresentazione della lotta per i diritti delle donne, la figura archetipa delle donne indipendenti ed emancipate.

Dato che ancora oggi la strada per la parità è ancora lunga, leggere romanzi, saggi, racconti sul tema è molto utile e arricchisce la riflessione. E aiuta noi a non dimenticarci di lottare ancora.

Buona lettura!

Rossana Pasian

  • Autrice: Roberta Anau
  • Titolo: Sotto l’ala di Lilith
  • Casa editrice: Buendia Books, 2018
  • Lingua originale: Italiano